Dopo lo sprint di Wall Street, impennata del Nikkei.
Una ventata di ottimismo sta soffiando in poppa ai listini economici internazionali. Nei giorni scorsi si è verificata una corsa agli acquisti dei titoli a Wall Street. La Borsa americana ha raggiunto per la prima volta quota 2.700 per il S&P500, mentre il Dow Jones sta sfiorando i 25.000 punti.
Questa mattina anche l’indice Nikkei giapponese ha chiuso con un rialzo del 3,26% raggiungendo il record degli ultimi 26 anni.
Questi due listini stanno trascinando anche le Borse europee, confortate tra l’altro da un Euro stabile che si è attestato su una parità di 1,2 nei confronti del Dollaro USA.
Il Presidente americano Donald Trump ha twittato la sua soddisfazione sul proprio profilo ufficiale: “Il mercato ha segnato un’altra giornata positiva, ora che è passata la Tax Cut Bill abbiamo un tremendo potenziale attivo. Il Dow Jones è a un passo dai 25.000 punti, un traguardo che è stato possibile raggiungere così presto, grazie alla mia amministrazione. Inoltre la disoccupazione è scesa al 4,1%. Faremo solo meglio!”
I funzionari della banca centrale hanno rivisto al rialzo la previsione per la crescita del PIL USA, portandola dal +2,1% al +2,5%.
Banchieri perplessi
Ciò nonostante molti membri del board hanno espresso perplessità nei confronti della riforma fiscale e sulle aspettative di inflazione. I banchieri sono infatti convinti della necessità di una politica di rialzo graduale dei tassi. La Federal Reserve ha invece confermato una nuova stretta.
Il prezzo del petrolio è tornato dopo 3 anni sopra quota 62 dollari. L’oro si mantiene costantemente al di sopra dei 35 euro al grammo. Il metallo giallo, nonostante una lieve flessione dello 0,17% nei mercati asiatici, è comunque quotato più di 1.310 dollari ogni oncia troy.
Notizie di rialzi anche dalla Cina. L’indice Pmi servizi sponsorizzato da Caixin è balzato a quota 53,9. L’aspettativa dei mercati era invece di unaa flessione da 51,9 a 51,8.